venerdì 24 settembre 2010

Holden Caulfield

Ultimamente ho preso l'abitudine oltre che di sottolineare le parti dei libri che più mi colpiscono, di riportarne la pagina sul retro del segnalibro.
Alla fine mi ritrovo il segnalibro tutto scritto e, ogni volta che devo consigliare quel libro a qualcuno, preferisco fargli leggere quegli stralci. Così non so imbastire un discorso sul perchè mi piace quel libro, ma so solo indicare quali passaggi mi hanno entusiasmata, e li riporto.
Proprio ieri ho finito di leggere "Il giovane Holden", (l'unico) famoso romanzo di formazione dal titolo originale intraducibile in italiano - "The catcher in the rye" - di Jerome David Salinger, morto nel gennaio di quest'anno.
Inutile dire che ha subìto lo stesso procedimento e, nell'entusiasmo della lettura, ho di nuovo riempito il segnalibro. Adesso voglio 'far fruttare' la briga che mi sono presa di selezionare gli estratti e pubblicarne alcuni, chissà che qualcuno non si incuriosisca e sia attratto a leggerlo. A me capita.

L'ho trovato simpatico.


[1] "A me però non me ne importava proprio niente di non aver visto il film. Passava per una cosa da ridere, con Cary Grant, e le solite boiate. Del resto ero già stato al cinema con Brossard e Ackley. Ridevano tutti e due come iene per certe cose che non erano nemmeno comiche. Non mi divertivo nemmeno a star seduto vicino a loro, al cinema." [p.44]


[2] "Due minuti dopo russava a tutta forza. Io però continuai a starmene là al buio, cercando di non pensare alla vecchia Jane e a Stradlater in quella maledetta macchina di Ed Banky. Ma era quasi impossibile. Il guaio era che conoscevo la tecnica di quel tipo. E mi bastava per stare peggio. Una volta eravamo usciti insieme con due ragazze nella macchina di Ed Banky, e Stradlater stava dietro con la sua ragazza e io davanti con la mia. Che tecnica aveva quel tipo! Aveva cominciato che si era messo a imbambolare la ragazza con quella voce così pacata e sincera - come se non fosse soltanto un bellissimo ragazzo ma anche un bravo ragazzo sincero. Per poco non vomitavo, a sentirlo. La sua ragazza continuava a dire <<No... ti prego. Ti prego, no. Ti prego >>. Ma il vecchio Stradlater continuava a imbambolarla con quella sua voce così sincera alla Abramo Lincoln, e alla fine quel tremendo silenzio, dietro. Era stato proprio imbarazzante." [pag.58]

[3] "Tutt'a un tratto mentre andavo verso l'atrio, ecco che mi tornò in testa la vecchia Jane Gallagher. Ce l'avevo nella testa, e non riuscivo a togliermela. Mi sedetti in quella poltrona color vomito nell'atrio e mi misi a pensare a lei e a Stradlater in quella stramaledetta macchina di Ed Banky, e sebbene fossi quasi sicuro che il vecchio Stradlater non l'aveva stantuffata - per me la vecchia Jane era un libro aperto - non riuscivo lo stesso a togliermela di mente. Per me lei era un libro aperto. Davvero. Voglio dire che a parte la dama, andava matta per tutti gli sport atletici, e dopo che l'avevo conosciuta, passammo l'estate a giocare a tennis insieme quasi tutte le mattine e a golf quasi tutti i pomeriggi. Ero arrivato sul serio a conoscerla proprio intimamente, non dico che ci fosse qualcosa di fisico o che so io - non c'era niente - ma ci vedevamo tutto il tempo. Non c'è sempre bisogno di darsi al sessuale per conoscere una ragazza." [p.90]

[4] "Come si chiama la canzone che stava sonando quando entrai non lo so con sicurezza, ma qualunque fosse, la stava proprio massacrando. Infronzolava le note alte con tutti quei cretinissimi trilletti da gigione, e un sacco di altri ghirigori complicati che mi fanno girare ben bene le scatole. Ma dovevate sentire la gente alla fine. Roba da  vomitare. Avevano perso la testa. Erano proprio gli stessi fessi che al cinema si sganasciano dalle risate per cose che non sono affatto comiche. Giuro davanti a  Dio che se fossi un pianista o un attore o qualcosa del genere, e tutti quei cretini mi trovassero fantastico, per me sarebbe tremendo. Non vorrei nemmeno i loro battimani." [p.99]

[5] "Prendete la gente che si consuma gli stramaledetti occhi a forza di piangere per le cretinate balorde dei film, e nove volte su dieci in fondo in fondo sono solo degli schifosi bastardi. Senza scherzi." [p.163]

[6] "Mio fratello D.B. è stato nell'esercito quattro maledettissimi anni. Ha fatto anche la guerra - è sbarcato in Normandia e via discorrendo - ma in realtà credo che più della guerra odiasse l'esercito. [...] Non doveva far altro che scarrozzare tutto il giorno un bullo di generale in una machina del Comando. Una volta disse a me e ad Allie che se avesse dovuto sparare qualcuno, non avrebbe saputo da che parte sparare. Disse che nell'esercito c'erano tanti di quei bastardi da far concorrenza ai nazisti." [p.163-164]

[7] "E' buffo. Basta che diciate qualcosa che nessuno capisce e fate fare agli altri tutto quello che volete." [p.185]

[8] "- [...] Dimmi qualcosa che ti piacerebbe essere. Come uno scienziato. O un avvocato o qualche cosa.
- Non potrei essere uno scienziato. In scienze sono una schiappa.
- Beh, un avvocato, come papà e compagnia bella.
- Gli avvocati sono in gamba, direi, ma non mi attira, - dissi. - Voglio dire, sono in gamba se vanno in giro tutto il tempo a salvare la vita degli innocenti e roba simile, ma se sei avvocato queste cose non le fai. Tutto quello che fai è accumulare soldi giocare a golf giocare a bridge comprare macchine bere martini e aver l'aria dell'alto papavero. E del resto! Anche se te ne vai in giro a salvare la vita della gente e via discorrendo, chi ti dice che lo fai perchè vuoi veramente salvare la vita della gente, e non perchè in realtà quello che vuoi è soltanto di essere un fenomeno di avvocato, con tutti quanti che ti dànno manate sulla schiena e ti fanno le congratulazioni in tribunale quando il maledetto processo è finito e i giornalisti e tutti quanti, come si vede in quegli sporchi film? Chi ti dice che non sei uno sbruffone? Non lo sapresti mai, ecco il guaio.
Non sono ben sicuro che la vecchia Phoebe capisse di che diavolo parlavo. Voglio dire, in fondo non è che una bambina e via discorrendo. Però stava a sentire, almeno. Se qualcuno almeno vi sta a sentire non è tanto brutto." [pp.200-201]

[9] "- Ad ogni modo, mi immagino sempre tutti questi ragazzini che fanno una partita in quell'immenso campo di segale eccetera eccetera. Migliaia di ragazzini, e intorno non c'è nessun altro, nessun grande, voglio dire, soltanto io. E io sto in piedi sull'orlo di un dirupo pazzesco. E non devo fare altro che prendere al volo tutti quello che stanno per cadere dal dirupo, voglio dire, se corrono senza guardare dove vanno, io devo saltar fuori da qualche posto e acchiapparli. Non dovrei fare altro tutto il giorno. Sarei soltanto l'acchiappatore nella segale e via dicendo. So che è una pazzia, ma è l'unica cosa che mi piacerebbe veramente fare. Lo so che è una pazzia."  [pp.201-202]

[10] "- Il capitombolo che secondo me ti stai preparando a fare... è un tipo speciale di capitombolo, orribile. A chi precipita non è permesso di accorgersi nè di sentirsi quando tocca il fondo. Continua soltanto a precipitare giù. Questa bella combinazione è destinata agli uomini che, in un momento o nell'altro della loro vita, hanno cercato qualcosa che il loro ambiente non poteva dargli, o che loro pensavano che il loro ambiente non potesse dargli. Sicchè hanno smesso di cercare. Hanno smesso prima ancora di avere veramente cominciato." [p.218-219]

[11] "Ciò che distingue l'uomo immaturo è che vuole morire nobilmente per una causa, mentre ciò che distingue l'uomo maturo è che vuole umilmente vivere per essa" (Wilhelm Stekel, psicanalista) [p.219]

3 commenti:

  1. Mi sembra una bell'idea.
    La "voce alla Abramo Lincoln" è fantastica!

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  2. L'idea è buona. Io a volte le copio da qualche parte, a volte sull'ultima pagina del libro stesso. Questo è uno dei motivi per cui io non credo che riuscirei mai ad adattarmi agli e-book: ho bisogno di maneggiare il libro e di scriverci sopra a volte.

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  3. Concordo con te, Lucrezia: il libro è un'insieme di sensazioni, dovute anche alla carta stampata, alla rilegatura e all'immagine di copertina. Sottolineare le frasi, infilare il segnalibro fra le pagine, guardare la copertina a ogni ripresa di lettura, appuntare le cose sulle pagine iniziali/finali... paragonarlo ad un e-book?!

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